E’
ormai da tre mesi che siamo in mezzo a voi e vorremmo far giungere a tutti
coloro che abitano nel territorio della parrocchia di Vedelago gli auguri di
Buone Feste.
Quello
che ci troviamo a vivere è sicuramente una situazione nuova.
Siamo
parroci di tre parrocchie e siamo chiamati a condividere la vita di queste
comunità. Il Vescovo ci ha dato questo compito perché sappiamo trovare strade
nuove in questo cammino di collaborazione assieme alle altre parrocchie del
comune di Vedelago.
Un
primo segno è la nostra vita di fraternità nella canonica di Albaredo, con tutti i parroci del comune. E’ il
momento semplice della condivisione dei pasti, della preghiera e del sostegno reciproco. E naturalmente anche il
momento della progettazione delle varie attività che coinvolgono tutte e sette le parrocchie. Di
fronte a questo cambiamento, il sogno di una Chiesa capace di rinnovarsi,
viviamo noi per primi reazioni diverse; le novità spesso suscitano curiosità o
perplessità, attese o timori. Quindi sono molti gli interrogativi che emergono
in questo tempo di inizi e ripartenze!
Una domanda la vorremmo condividere anche a voi: c’è ancora il tempo di sognare? Si può
ancora credere nei sogni?
Forse
tradotta si potrebbe formulare anche così: c’è ancora spazio per la speranza?
L’inverno,
la pioggia, il vento freddo alimentano la malinconia, la tristezza, il
pessimismo e portano a guardare alle situazioni che non vanno, a far crescere
le preoccupazioni, a percepire le amarezze della vita e i problemi non risolti.
È sempre in agguato il rischio di
lasciarsi prendere dalla sfiducia, di credere che è impossibile cambiare le cose e quindi bisogna andare avanti così come
viene.
Quello
che viene a mancare è la speranza!
Papa
Francesco lo ripete spesso: “Non lasciamoci rubare la speranza!”.
Se
togli la speranza dalla vita di un uomo è la morte.
La
speranza è la possibilità di credere nel domani, è dare credito ai sogni, è
progettare il futuro.
Ma
dove può nascere la speranza?
“un
germoglio spunterà…” è l’espressione
sulla quale in questi giorni di preparazione al Natale ci imbattiamo, leggendo la Parola di Dio che dice: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà
dalle sue radici.”
Il
profeta Isaia è chiamato ad annunciare la speranza ad un popolo che l’aveva
smarrita, ad un popolo che l’aveva persa dopo essere stato deportato in terra
straniera.
Proprio
in un momento in cui la storia sembra finita, irrecuperabile, il profeta
annuncia una liberazione, una salvezza, una nuova primavera: “Un germoglio
spunterà…”.
Sembra
descrivere la nostra situazione: ci ritroviamo in un mondo che sembra morto,
che ha perso la propria anima, la propria vitalità interiore, che sembra
destinato a finire, che non riesce a trovare la forza del cambiamento.
Eppure
veramente in questo mondo sta per spuntare un germoglio.
Ci
piace quello che dice l’angelo a Maria:”nulla è impossibile a Dio!”.
Vorremmo
allora rivolgerci agli sfiduciati: non perdete la speranza;
a
coloro che si sentono lontani da Dio: Lui non vi ha abbandonati;
a
coloro che stanno vivendo un momento di crisi e di difficoltà: non perdetevi
d’animo;
a
coloro che stanno soffrendo molto: il Signore vi è vicino;
a
coloro che hanno un “groppo” nello stomaco: perdonate;
a
coloro che sono disperati: non mollate, tenete duro perché il Signore viene a
visitarvi come sole che sorge…!
Buon
Natale e Buon Anno 2015
Fraternamente
Don Antonio C. e don Antonio M.